I pistacchi di Gaziantep

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Gaziantep, nel sud-est della Turchia, è il più grande centro di produzione nazionale di pistacchi: piantagioni a perdita d’occhio, tutt’attorno alla città (la Turchia è il terzo produttore mondiale, dopo Iran e Usa; la qualità è eccellente: nulla a che vedere coi pistacchi rinsecchiti e rachitici che vendono in Italia, qui il pistacchio è esuberante e florido).

Sinceramente, prima di qualche settimana fa alberi di pistacchio non ne avevo mai visti: alberi veri e propri, che si distinguono dagli ulivi solo per il colore delle foglie (verse più intenso, quello dei pistacchi).

Coi frutti – ed è questo il tema più interessante – ci si possono fare un’infinità di cose: non vengono solo mangiati tostati, ma sul pistacchio si basano le più seducenti tradizioni dolciarie locali, dal baklava al katmer; e si sono persino inventati il caffè di pistacchi: nel senso che si tratta di una bevanda simile al caffè, coi frutti del pistacchio terebinto – diversi da quelli che mangiamo – utilizzati al posto dei grani di caffè (nome turco: menengiç khavesi)

Come vedete dalle foto, esistono negozietti specializzati esclusivamente nella vendita dei pistacchi: e il prezzo rispetto a Istanbul è davvero molto competitivo, meno della metà.

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